domenica 20 dicembre 2009

Aspetta e spera


Aspetta e spera... che la Pagoda (prima o poi) si avvera.

 La pagoda, una struttura nata per ospitare le arti marziali, che a causa delle continua inoperosità, dovuta al disinteresse politico, è divenuta ormai una delle tante cattedrali del deserto, in una città come Reggio Calabria, che non può permettersi il lusso di sperperare le già esigue strutture.

Nonostante l’interesse di tante associazioni e circoli sportivi, che hanno sempre anelato ad utilizzare la struttura comunale, concepita proprio per attività sportive, dopo decenni di continue attese, nel 2006, veniva inaugurata la palestra di arti marziali sportive, la pagoda appunto, di fronte ad una nutrita schiera di personaggi politici ed autorità istituzionali e sportive.  Dopo i convenevoli di rito, è bene ricordare che proprio nella conferenza stampa che seguì l’inaugurazione, l’allora assessore allo sport Veneziano, annunciò l’inizio di un corso gratuito di difesa personale dedicato alle donne, il cui importo, stimato in 15 mila euro, sarebbe stato interamente a carico del comune.

Puntualmente - è inutile dirlo - questa, come tante altre iniziative reggine, partite sotto i più rosei auspici, cadde nel dimenticatoio. Forse perché le arti marziali non sono portatrici di opportunità [leggi interessi economici e politici] come altre attività sportive più note, fatto sta che dopo un po' di tempo, la pagoda finì con l’essere accantonata, trasformandosi da bella e costosa struttura qual era, ad un ricovero per topi e gatti randagi in stato di completo abbandono. Ma come spesso accade, al disinteresse diffuso delle varie amministrazioni comunali, si è contrapposto l’interesse di chi, con grande forza di volontà e contando unicamente sui pochi mezzi personali e sulla passione dei propri allievi, ha pensato bene di indire non uno ma ben tre corsi gratuiti di difesa personale, svolti nel triennio 2006 -2009.

Francesco Cuzzocrea, noto nel mondo del Karate tradizionale stile Seigokan, per essere l’unico responsabile nazionale della Seigokan Italia, ha tenuto questi corsi annuali, col chiaro intento di utilizzare la pagoda per divulgare le arti marziali.  Tale titolo, è bene ricordarlo, gli è stato conferito nell'ottobre del 2008, da allora il suo dojo è l’unico in Italia a praticare il karate tradizionale Seigokan per espressa autorizzazione del direttivo giapponese. Francesco Cuzzocrea, direttore Italiano della Seigokan Goju-ryu karate do, è l’unico insegnante designato a promuovere e divulgare in Italia il karate Seigokan. Da trentotto anni, studia e insegna le arti marziali tradizionali [mai sportive], testimoniando con il proprio stile di vita, come quest'arte marziale orienti chi la pratica ad esaltare quei valori come: integrità, onore, disciplina, cortesia e dedizione;

tutte qualità che portano all’eccellenza nelle arti marziali, oltre che nella vita e che migliorano sia l’individuo che la società.

 

Ma forse è proprio questo che non si vuole, insegnare dei valori come quelli sopraelencati, metterebbe in cattiva luce, chi fino ad oggi, ha perseverato nel portare avanti i propri interessi, al di là di ogni beneficio collettivo, sottolineando come la politica, non sia un attività destinata alla società ma soltanto a singoli individui.

Altrimenti perché tenere chiusa una struttura completata da oltre due anni? forse per una questione di opportunità, vale a dire attendere le prossime elezioni per utilizzarla come merce di scambio?

Ufficialmente, per oltre due anni l’amministrazione comunale, ha sbandierato l’ipotetico certificato di idoneità, senza il quale la pagoda non può essere aperta.

La palestra resta chiusa senza che nessuno abbia la possibilità di utilizzarla. E come se non bastasse, oltre al danno dello sperpero di denaro pubblico, si è aggiunta la beffa. Infatti, cosa poco nota è che gli alunni della vicina Scuola Media Ugo Foscolo, sono costretti a svolgere le proprie lezioni di educazione fisica sull’asfalto, con buona pace per le più elementari norme di sicurezza paventate da riforme scolastiche e norme legislative. Allo stesso tempo, i praticanti di arti marziali, si accontentano di allenarsi in palestre di fortuna, inadeguate alle loro attività, non potendo in alcun modo usufruire di una struttura, pensata e realizzata proprio per le loro esigenze specifiche.

A noi, assuefatti testimoni ormai abituati a tali situazioni,  non resta altro che aspettare e sperare, aspettare che qualcuno gridi allo scandalo, magari portando in evidenza il problema a qualche trasmissione dedicata, come “Striscia la notizia” o “Le iene”, programmi televisivi che da tempo hanno sostituito efficacemente i nostri rappresentanti politici, ormai troppo occupati a rappresentare unicamente se stessi.

 

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